Economia circolare

Il ricorso alle biotecnologie è sempre più rilevante nella riduzione di consumi energetici e sostanze chimiche inquinanti. È un’utile alternativa ai metodi tradizionali di trattamento di acque di scarto ed effluenti industriali, acque potabili e di processo, aria e scarichi gassosi, suoli e terreni inquinati, rifiuti solidi.

Nel settore dello smaltimento di rifiuti industriali, la necessità di trovare alternative al conferimento in discariche controllate o in forni di termodistruzione, ha fortemente incentivato la ricerca di soluzioni biotecnologiche.

Ampio è anche il ricorso alle biotecnologie nello smaltimento di rifiuti urbani, in particolare: la fermentazione aerobica della frazione organica dei rifiuti (compostaggio) ha registrato un notevole impulso in Europa fin dagli anni ’80, mentre molto attiva è soprattutto la ricerca di nuovi processi di trattamento della frazione organica dei RSU via digestione anaerobica.

BioTekNet ha maturato notevoli competenze in materia e, nel luglio 2008, ha depositato un brevetto concernente il nuovo ceppo batterico Novosphingobium sp. PP1Y, un batterio Gram- appartenente al gruppo degli sfingomonadali, isolato da campioni di acqua marina superficiale raccolti in prossimità di chiazze di carburanti all’interno del porto di Pozzuoli (NA).

Più in generale nel tempo il ricorso alle biotecnologie in ambito economia circolare si è affermato soprattutto grazie alle tecnologie note come bioremedation e bioassorbimento. La prima si basa sulla degradazione di inquinanti da parte di microrganismi e/o dei loro sistemi enzimatici. Il secondo consiste, invece, nella rimozione di molecole inquinanti da parte di una biomassa viva o inattivata.

Le biomasse derivanti dall’industria e dall’agricoltura sono materiali bioassorbenti, un’interessante alternativa ai carboni attivi nel trattamento dei reflui industriali per la rimozione di differenti composti organici e potenziali candidati nel trattamento dei reflui industriali. Questi non conventional low-cost adsorbents attualmente sono poco utilizzati a livello industriale e la messa a punto di processi tecnologici in grado di utilizzarli in modo efficiente consente di valorizzare economicamente delle biomasse, altrimenti destinate allo smaltimento. In questo modo, un costo industriale diventa fonte di ricavi.